Giornata Europea del Biologico: AIAB, vademecum del bio per un consumo consapevole

Olio d’oliva Franco Extravergine, estratto a freddo. Prodotto Biologico 100% Italiano

Istituita per la prima volta nel 2021 celebrare il settore e valutare i progressi della transizione agroecologica, la Giornata europea del biologico rappresenta l’occasione per valutare l’andamento della produzione, l’evoluzione della domanda dei consumatori e per continuare a sensibilizzare su un modello agricolo che tutela la salute dell’uomo e dell’ambiente, oltre a contribuire a mitigare i cambiamenti climatici.

Il consumatore medio italiano deve districarsi in una vera e propria giungla di etichette, marchi e sigle per potere riconoscere un prodotto che sia veramente biologico (BIO). Per questo motivo l’AIAB (Associazione Italiana Agricoltura Biologica), in occasione della prima Giornata Europea del Bio che si celebrerà venerdì 23 settembre, ha stilato un vero e proprio vademecum del Bio per aiutare, accompagnare e consigliare i consumatori per una scelta consapevole.

Occorre innanzitutto evidenziare che per molti aspetti il biologico è all’avanguardia da oltre 10 anni con l’introduzione delle indicazioni di origine del prodotto sulle etichette dei prodotti.

Logo del bio(Eurofoglia)

Ecco, quindi, come riconoscere un prodotto bio in 3 punti, facendo attenzione all’etichettatura che deve riportare:

  • Il logo del bio (Eurofoglia);
  • L’origine della materia prima:
    Agricoltura Italia o Agricoltura Regione (Esempio: Toscana);
    Agricoltura UE;
    Agricoltura NON UE;
    Agricoltura UE/NON UE;
  • Il codice dell’organismo di controllo (Esempio: IT-BIO-123):
    IT = codice ISO internazionale che identifica il paese dell’organismo di controllo;
    BIO = dicitura in vigore in Italia. EKO, ECO, ORG per altri paesi;
    123 = codice numerico identificativo dell’organismo di controllo che certifica l’operatore.

“L’Italia – ha spiegato Giuseppe Romano, presidente nazionale di AIAB – ad oggi vanta la più alta percentuale di superfici bio sul totale agricolo, il 17%, a fronte della quota media UE ancora ferma al 9%. Nonostante questo, però, in Italia vengono spesi ogni anno poco più di 3 milioni di euro per l’acquisto di prodotti bio, mentre in Germania, ad esempio, quasi 15 milioni. Questo per diversi motivi, ma principalmente perché c’è anche una grande confusione su cosa significhi scegliere un prodotto bio e come riconoscerlo”.

“Non molti sanno – ha concluso Romano – che il biologico è un metodo di produzione agroalimentare normato da un Regolamento Europeo da oltre 30 anni. Ha inoltre una certificazione che prevede alcuni importanti obiettivi come contribuire a tutelare l’ambiente e il clima; conservare a lungo termine la fertilità dei suoli; contribuire a un alto livello di biodiversità ed anche promuovere le filiere corte e la produzione locale. Quindi è il metodo migliore per tutelare l’ambiente e il consumatore”.

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