Il nostro Paese ha da oggi una nuova iscrizione nella Lista Rappresentativa del Patrimonio Culturale Immateriale UNESCO. Si tratta della “Cerca e cavatura del tartufo in Italia: conoscenze e pratiche tradizionali”, candidatura presentata dalla Federazione Nazionale Tartufai Italiani (FNATI) e dall’Associazione Nazionale Città del Tartufo (ANCT).
La decisione è stata presa dal Comitato Intergovernativo per la Salvaguardia del Patrimonio Culturale Immateriale in corso in questi giorni a Parigi e online (13-18 dicembre 2021).
Il Comitato, nell’adottare la decisione, ha invitato l’Italia a prestare attenzione al rischio di una potenziale eccessiva commercializzazione e a garantire la sorveglianza e la buona gestione delle attività turistiche. Il Comitato raccomanda inoltre di tenere in considerazione il benessere del cane sia nell’ambito delle attività di cerca e cavatura del tartufo che durante la pianificazione e l’attuazione delle misure di tutela. L’ultimo suggerimento dato è la condivisione delle esperienze di tutela con altri Stati con caratteristiche simili.
Grande soddisfazione per il riconoscimento è stata espressa dall’Ambasciatore Massimo Riccardo, Rappresentante Permanente dell’Italia presso l’UNESCO, che ha poi lasciato la parola alla Sottosegretaria di Stato alla Cultura, Lucia Borgonzoni.
La Sottosegretaria, nel ringraziare l’UNESCO, ha affermato che il Ministero continuerà a essere vicino alle comunità coinvolte, affinché siano sempre seguite le pratiche corrette.
Infine, è intervenuto Michele Boscagli, Presidente dell’ANCT, che ha dapprima ringraziato l’Organizzazione, poi ha sottolineato come questo riconoscimento costituisca una fonte di grande soddisfazione sia per le comunità che per le generazioni future.