Tonda di Calabria bio, miele di Amaroni e No&Mi, tra le eccellenze delle quali si è parlato nel corso di un convegno sulla valorizzazione delle eccellenze agroalimentari all’Università Mediterranea

Di valorizzazione delle eccellenze alimentari calabresi nella ristorazione, di menù identitario per promuovere prodotti e raccontare i territori si è parlato all’Università Mediterranea di Reggio Calabria, nel corso di un seminario organizzato dai Corsi di Studio in Scienze e Tecnologie alimentari triennale e magistrale del Dipartimento di Agraria in collaborazione con l’Accademia delle Imprese Europea.

Un’occasione utile per riflettere con i contributi di docenti, operatori del settore, ristoratori ed aziende sulle potenzialità della Calabria in tema di risorse agroalimentari. Un’opportunità anche per ampliare la conoscenza del patrimonio enogastronomico calabrese, con il quadro tracciato in particolare da Paolo Caridi, direttore nazionale Distretto Agroalimentare, il quale si è soffermato anche, tra i prodotti dalle grandi peculiarità enumerati, sulla nocciola Tonda di Calabria bio, sul miele di Amaroni e sul No&Mi che ne è scaturito dall’unione, una barretta energetica, dal contenuto glicemico molto basso ed allo stesso un prodotto versatile che può far parte di un menù identitario. Paolo Caridi ha fatto riferimento inoltre: alla recente esperienza al Sigep, un appuntamento di consolidato prestigio, di rilievo internazionale, che pone in primo piano il gelato artigianale e l’arte pasticciera, alla masterclass che ha dedicato a questi prodotti e al lavoro di promozione intrapreso dal Ministero all’Agricoltura sulla frutta in guscio.

«Ciò che costruiamo oggi – ha osservato Caridi – può diventare un bene per i nostri figli». Ha rimarcato come la promozione dei prodotti richieda una sinergia a tutto campo che spazia dal sapere scientifico che giunge dalle università, dall’esperienza e dalla capacità di arriva dal mondo delle professioni e dell’impresa, alla fantasia dei giovani.

Un lavoro di promozione in linea con la maggiore attenzione che il consumatore riserva a ciò che acquista, come emerso nel corso del seminario.

Lieto della ribalta che il No&Mi sta avendo, anche grazie alla collaborazione di Paolo Caridi, e con esso i prodotti territoriali dall’incontro dei quali scaturisce, si è dichiarato il presidente dell’Associazione dei produttori Tonda di Calabria bio e del Consorzio Valorizzazione e Tutela Nocciola di Calabria, Giuseppe Rotiroti. Un prodotto nato dalla convergenza di più realtà, con il contributo dello stesso Caridi, dell’Istituto Alberghiero di Soverato, del Gal “Serre Calabresi” che ha avuto l’idea e la sensibilità di sostenere il progetto. Un’avventura iniziata tre anni fa per il No&Mi, con la prima uscita di promozione a Soverato, che ne accoglie un appuntamento ogni anno. Un prodotto per il quale oggi si prospettano sempre più importanti sbocchi.

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