È questo lo straordinario risultato che racconta il libro presentato da Francesco Mangano a Vibo Valentia sabato 4 dicembre scorso al Sistema Bibliotecario Vibonese. Il titolo è illuminante: ”L’ORTO SULL’ALBERO”.
Ed in effetti quest’uomo dall’eccezionale intuito botanico, è riuscito a fare ciò che per secoli non era mai stato ritenuto possibile: “ha innestato una pianta erbacea (pomodori e melanzane) su una pianta legnosa (solanummuritianum)”.
Questa intuizione nasce dalla sua capacità di osservazione, infatti è stato il primo a notare la somiglianza botanica tra le foglie delle melanzane e quelle del solanum.
Evidentemente, da questa constatazione, corroborata dal fatto che anche pomodori e melanzane appartengono alla famiglia delle solanacee, al pensare di tentare degli innesti così spericolati, il passo non è facile. E qui Francesco Mancano è stato soccorso dal suo carattere forte e tenace, tipico di un calabrese purosangue come lui che non sa che vuol dire arrendersi alle avversità.
Sentiamo che ci dice Mangano: “Sono un uomo semplice, ma che porta sempre fino in fondo le proprie idee. Molti anni fa, notai una piantina mai vista prima, dalle foglie simili a quelle di una melanzana, forse portata vicino casa mia da qualche uccello migratorio arrivato da lontano. La lasciai crescere fino a che diventò un albero. Allora pensai di innestarlo con pomodori e melanzane, ritenendo che, vista la somiglianza botanica, fossero affini alla pianta arborea che avrei usato come portainnesto. Perciò andai da un vivaista e comprai delle piantine di diverse varietà.”
“Grazie all’innesto – continua Mangano – la pianta da riprodurre si sviluppa e continua a vivere sulla pianta ospitante. Così, con l’ausilio di una imbracatura di sicurezza e di una lunga scala poggiata ai rami dell’albero, innestai sul solanumtante piantine di pomodori e melanzane, di tanti e varietà.”
“I risultati furono eccezionali e nel mio libro L’ORTO SULL’ALBERO che è un vero e proprio vademecum, pubblicato da PELLEGRINI EDITORE, spiego dettagliatamente tutta la metodologia utilizzata a partire dalla semina dei semi dell’albero (che vengono regalati insieme al libro), sino alla fase dell’innesto e delle successive tecniche di sostegno delle piante in fase di crescita. In poche parole – ci tiene a sottolineare Mangano – chi compra il libro viene messo in condizione di farsi il proprio orto sull’albero.”
Chiediamo a Mangano se questo sistema di coltivazione che ha avuto l’attenzione dei media a livello nazionale proprio per la sua originalità, può essere utilizzato ovunque.
“Certamente.Il mio orto arboreo potrebbe essere una soluzione in quei paesi esposti alla scarsità di cibo e ovunque la penuria d’acqua determinadifficoltà di coltivazione degli ortaggi. Infatti il solanumummauritianum,con le sue radici lunghissime va in profondità a cercare l’acqua e le sostanze nutritive che servono allo sviluppo delle piante innestate che, inoltre, non hanno bisogno di concimi o di prodotti chimici, né antiparassitari o anticrittogamici, perché gli ortaggi vengono innestati in alto e sono ben ventilati. Per questo – conclude Mangano – non vengono attaccati da malattie fungine come peronospora, oidio o altre malattie dovute all’umidità del terreno, e nemmeno dagli afidi o da altri parassiti.”
Bravo Francesco Mangano, l’augurio è che il tuo orto sull’albero possa attecchire ovunque ce ne sarà bisogno, mentre ti è dovuta una grande gratitudine per il tuo impegno a far tornare gli uomini ad amare la natura, la terra e i suoi doni. La tua è stata proprio una geniale idea.
Giuseppe Giraldi